Tempio di Iside
Nel 1992 uno scavo di emergenza per la posa del metanodotto nella zona a sud del Monte di Cuma, limitata dalla ferrovia Circumflegrea e la Vaccheria Maglietta, ha portato in luce resti architettonici di 480 mq circa.
La funzione del sito fu identificata dallo scavo di una vasca rettangolare posta a circa 10 mt dal podio dove furono rinvenute tre sculture egiziane, due sculture in basalto rappresentanti la dea Iside e un sacerdote di Osiride, la terza in granito grigio rappresentante una sfinge. Oggi le tre statue si trovano al Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Castello di Baia).
I reperti rinvenuti hanno permesso di identificare un Tempio dedicato alla dea Iside databile tra il I e il II secolo d.C. .
Importante per la l’identificazione è il ritrovamento della vasca che rappresenta il simbolo dell’acqua sacra lustrale indispensabile per le cerimonie sacre.
Altro elemento importante è la sua collocazione vicino alla costa fa pensare al culto di Iside Pelagia e di Iside Pharia per la sua vicinanza a quello che potrebbe un faro, infatti Iside era la protettrice dei commerci sul mare e della buona navigazione.
È probabile che il furore della chiesa contro i pagani portò, verso la fine del IV secolo, alla distruzione del tempio. Da allora il sito fu abbandonato.
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