Anno: 2018
Anno: 2018
Tempio di Venere
Il monumento fu erroneamente attribuito al culto di Venere dalla tradizione antiquaria napoletana che riporta la notizia del ritrovamento di una statua attribuita alla Dea. Ma già alla fine del XVII secolo l’edificio viene definito “bagno” perché collegato a una sorgente termominerale. La natatio (piscina), interrata per circa 3 m a causa del bradisismo, è
DetailsTempio di Diana
L’edificio è noto come “Tempio di Diana” per il rinvenimento di bassorilievi marmorei che raffiguravano cani e cervi e di un frammento marmoreo su cui, secondo la tradizione antiquaria napoletana, sembra fosse inciso il nome della dea. La struttura, una grande aula a pianta circolare interna e ottagonale esterna con cupola dal profilo ogivale, oggi
DetailsMuseo Archeologico dei Campi Flegrei
Il Castello Aragonese di Baia, costruito tra il 1490 e il 1493 e ingrandito in seguito in età vicereale, domina la vetta del promontorio che chiude a sud la piccola ansa dell’attuale golfo di Baia e ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei. La struttura stessa del Castello racchiude in sé un cuore antico: il
DetailsNecropoli di Cappella
La Necropoli di Cappella, situata lungo il margine occidentale dell’antico asse viario che collegava il sito di Misenum con Cuma, corrispondente all’attuale Via Cappella. Se ne conservano diversi nuclei, dei quali uno ancora visibile sul fronte dell’attuale Via Miliscola, già noti alla fine dell’800, al quale si sono aggiunti, in seguito a scavi recenti, altri
DetailsMiseno
C’è un velo di mistero che avvolge l’origine del nome del sito: qui trovò la morte quello che alcune fonti sostengono si trattasse di un avventuriero che viaggiò con Ulisse mentre da altre indicato come trombettiere di Enea e il cui sepolcro sarebbe quel promontorio che somiglia a un tumulo. Miseno conobbe fasi di massimo
DetailsRione Terra
Il Rione Terra è un luogo di straordinaria suggestione, dove si ha l’impressione che il tempo si sia fermato, congelando l’immagine del passato: tutti i puteolani salendo per quelle stradette inerpicate sulla piccola rocca si fanno cogliere dalla nostalgia dei ricordi legati alla loro infanzia e quella che era la vita dei loro genitori e
DetailsSolfatara
La Solfatara è una tappa obbligata per chi sia curioso di vedere da vicino gli effetti del vulcanismo flegreo: si tratta di una caldera in costante attività, immersa nel verde della macchia mediterranea. La visita sposa dunque l’interesse più puramente geologico di fenomeni come fumarole, mofete, vulcanetti di fango e vapori termali con la passeggiata
Detailscd Tomba di Agrippina
Sull’arenile della Marina di Bacoli sorgono i resti di una costruzione di epoca imperiale, la cd “Tomba di Agrippina”, la cui denominazione impropria deriva dall’erronea interpretazione della testimonianza letteraria di Tacito sulla morte di Agrippina madre di Nerone. Tacito racconta che dopo il suo assassinio sarebbe stato innalzato un modesto sepolcro, un semplice tumulo, sulla
DetailsBacoli
La posizione del sito dell’antica Bauli a sud-est di Baia e su un lieve rialzo collocato tra il Golfo di Miseno e il Golfo di Baia regala ai visitatori che vi si avventurino una veduta mozzafiato: l’intera Pozzuoli e le isole di Procida e Ischia. Questa posizione invidiabile fece si che Bauli divenisse tra il
DetailsBaia
La bellezza del paesaggio, la presenza delle sorgenti di acqua calda e di vapori solforosi del sottosuolo vulcanico avevano reso famosi questi luoghi sin dal II secolo a.C. favorendo la presenza della nobiltà romana interessata allo sfruttamento delle acque termali e di trascorrere gli otia nelle ville marittime che qui trovarono ubicazione. Ciò favorì una
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